Due chiacchiere con Francesca Redeghieri su Briseide
Abbiamo fatto due chiacchiere con Francesca Redeghieri, autrice della serie Amazzoni, in occasione dell'ultima uscita Briseide. Ecco cosa ci ha raccontato. Buona lettura!
Quali sono gli avvenimenti principali che intercorrono tra Amistad, il primo romanzo della saga, e Briseide?
Per paura dell’antica maledizione che vuole che una delle due gemelle soccomba all’altra, Amistad prende la difficile decisione di separarsi da Briseide e, ascoltando il suo cuore, segue l’amato “nemico” Longino a Roma, scomparendo nel nulla.
Il libro di Briseide riparte proprio da lì: dopo aver inutilmente cercato la sorella, Briseide riceve da Annibale una nuova missione da compiere insieme al mercenario Random, sullo sfondo della seconda guerra punica.
Scegli tre parole per descrivere l’eroina amazzone Briseide.
Impavida, solare, amorevole.
Per creare questo personaggio hai tratto ispirazione da alcuni lati del tuo carattere o sei stata guidata solo dalla fantasia?
Mentre in Amistad ero stata ispirata da ciò che avrei voluto essere, qui invece mi sono lasciata trasportare unicamente dall’immaginazione.
L’amazzone Briseide e il mercenario Random: luce contro oscurità. Come può essere letto questo amore tormentato?
Mi piaceva molto l’idea di una guerriera piena di luce, come solo la discendente di un dio può essere, che cerca di redimere un soldato oscuro, completamente diverso da lei ma al tempo stesso la sua esatta metà. È bello sapere e sperare che l’amore possa compiere miracoli simili.
Chi o cosa ti ha ispirato di più nella scrittura del romanzo?
La fantasia come sempre è la mia maggiore fonte di ispirazione, ma quando mi trovo davanti a delle perplessità mi basta una telefonata a un’amica per dissipare la matassa che ho in testa. La soluzione è sempre lì ad attendermi, occorre solo guardarla da un’altra prospettiva. A volte una persona che ragiona in maniera differente da me è indispensabile per la riuscita del romanzo.
Che cosa vorresti che la storia di Briseide lasciasse alle tue lettrici?
Vorrei essere riuscita a trasmettere ciò che Briseide e Random in questi mesi mi hanno sussurrato continuamente. Ogni libro in sé è una parte di cuore, sono come figli: speri sempre che quel sentimento che provi per loro arrivi alle tue lettrici.
Pensi che il tuo stile di scrittura sia cambiato nei tre romanzi delle Amazzoni?
Assolutamente sì. Spero sempre che l’ultimo libro sia migliore di quello precedente, sia come stile di scrittura che come modo di raccontare la storia.
Ho avuto la fortuna di avere al mio fianco una grande maestra, Adele Vieri Castellano, che mi ha sostenuto quando mi sentivo sperduta.
Ci puoi dare qualche anticipazione sul prossimo episodio della saga?
Il prossimo capitolo della saga delle Amazzoni sarà anche l’ultimo. Dovrebbe essere una novella sullo stile di Castalia - La Figlia Del Corvo e servirà a chiudere il cerchio.
Non so però se sono ancora pronta a mettere la parola fine. Mi piacerebbe creare uno spin off dalla novella di Castalia e narrare della discendenza del Corvo.
Chissà, forse altre Amazzoni e altri amori attendono solo di essere raccontati da me, che più che una scrittrice mi sento una Raccontastorie.