Nasce EWWA, l'associazione per le donne scrittrici
La notizia gira in rete da un po' e forse lo sapete già. E' nata EWWA, la European Writing Women Association. Siamo fiere di supportare questo progetto proprio perché tra le socie fondatrici si contano molte "Emme" e speriamo che altre "Emme" arriveranno in futuro.
Domani, 22 novembre, alle 17 e 30 presso lo Spazio Orlandi di via Bandello 14/16 a Milano, all'interno di Bookcity, interverranno alcune socie di Ewwa per presentare il progetto. Ci saranno Mariangela Camocardi, Adele Vieri Castellano, Paola Gianinetto, Giovanna Guidoni, Paola Mammini, Edy Tassi, Alessandra Bazardi e Viviana Giorgi. E proprio a Viviana abbiamo fatto qualche domanda.
Come è nato il progetto? Già da un po’ si parlava di creare un’associazione di scrittrici, ma sino a oggi non se n’era fatto nulla. Invece, questo settembre, sono bastate un paio di telefonate e un paio di mail per innescare il tutto. Si vede che i tempi erano maturi. Abbiamo agito magari con un po’ di fretta (chi ne sapeva niente di associazioni?), ma non ci siamo lasciate intimorire e siamo andate avanti, in tempo per presentare ufficialmente EWWA al Women's Fiction Festival di Matera. E così, eccoci qua.
A chi vi siete ispirate? Non so le altre socie fondatrici, ma per me l’esempio è stato sempre quello della Romance Writers of America, la mitica e potente RWA, che ha più di 10.000 iscritte e che lavora per le sue autrici a tutto campo. Ovvio che i numeri sono molto diversi, ma questa, secondo me, è la via da seguire. personalmente intendo l’associazione non come un club elitario di scrittrici che “se la tirano”, ma come un luogo di crescita professionale per tutte. Perché è questo che molte si dimenticano: scrivere è un lavoro, è vendere, promuovere e promuoversi, conoscere il mercato, non solo inventare una bella storia e metterla su carta.
Quali sono i vantaggi per chi si iscrive? Visto che EWWA è aperta a tutti i mestieri della scrittura, quello che vorremmo offrire alle nostre iscritte è lo scambio. Scambio di informazioni, di conoscenze, di professionalità. EWWA proporrà workshop e seminari su vari temi, da come promuoversi all’editing, tanto per fare due esempi, ma credo che la parte più innovativa della associazione sarà la comunità, all’interno della quale ogni iscritta avrà la possibilità di interagire con le altre, fare domande, offrire e cercare collaborazioni.
Quali principi volete promuovere? Principi? Oddio, personalmente non ho l’ambizione di promuovere alcun principio, ma credo che alla base di EWWA ci sia la convinzione che nessuna autrice sia mai arrivata, che in questo lavoro ci sia sempre qualcosa da imparare e da insegnare. Soprattutto oggi che l’avvento del digitale ha rivoluzionato i rapporti tra scrittore, editoria e lettore.
Quali progetti ha Ewwa per il futuro? Dopo l’incontro tra EWWA e Milano che si terrà il 22 novembre nell’ambito di BookCity, sarà la volta di un evento intitolato “Orgoglio senza pregiudizio: le ragazze di EWWA”, che avrà luogo a Roma nella giornata di sabato 30 novembre. Dopo la presentazione del saggio di Cinzia Giorgio “Orgoglio senza Pregiudizio, le Ragazze di Jane Austen”, seguirà un brainstorming intitolato “Mille e un racconto: lavoriamo insieme alle vostre storie”. Insomma, proprio ciò che sta alla base di EWWA. L’evento, gratuito, verrà ripreso a gennaio anche a Milano.