Tutte le sfumature del romance
È appena uscito per Emma Books Tutta colpa del vento (e di cowboy dagli occhi verdi), il nuovo romanzo di Viviana Giorgi. E noi le abbiamo fatto qualche domandina...
Innanzitutto esigiamo sapere: a chi ti sei ispirata per il personaggio del tuo cowboy? Non a uno, ma ai molti cowboy che ho incontrato e amato nei grandi western classici. Uomini di poche parole, solitari e duri, ma generosi e leali, capaci di sacrificarsi per gli altri e di affrontare e risolvere ogni difficoltà con una determinazione e una calma (per me) rassicuranti. Il mio Mitch è un po’ il nipotino degli eroi della grande frontiera dell’Ovest, ne condivide gli ideali di giustizia e l’inclinazione a difendere ciò in cui crede, anche a suon di pugni, se necessario. Insomma, è un vero cavaliere solitario, senza macchia, ma certo non privo di tormenti e disillusioni; senza armatura scintillante, ma con uno Stetson in testa (e in versione mooolto sexy). Per quanto la storia si svolga ai nostri giorni, il contrasto esistente tra Mitch e Maggie riflette proprio il contrasto tra i loro due mondi: quello di Mitch, quasi immobile nel tempo, e quello di Maggie, cadenzato dai ritmi e dalle fobie della vita metropolitana.
Un cowboy bello e dannato, ma dal cuore d'oro. Esisterà davvero nella realtà? Io credo di sì. Da qualche parte un Mitch deve esistere. Se riesco a trovarlo, lo tengo per me, poi vi avviso…
Le tue protagoniste sono spesso scrittrici, illustratrici, traduttrici, insomma, fanno parte del mondo editoriale. Quanto c'è di autobiografico? Credo abbastanza, anche se non c’è intenzionalità in ciò. Condividono con me il fatto di essere sognatrici e di vedere il mondo con una lente romantica, anche se di solito, come faccio io, ostentano un atteggiamento più cinico che romantico. E poi sono incasinate e amano gli animali, e in ciò mi assomigliano in pieno. Be’, c’è anche la loro passione per cinema, musica e lettura: a parlare, a quel punto, sono davvero io. E finiscono quasi sempre negli States, che io adoro.
Sul tuo sito (www.vivianagiorgi.it) descrivi la ricetta perfetta per un romance. Vuoi dirla anche a noi? Certo! Gli ingredienti per il romance perfetto sono: una lei graziosa, ma non certo vamp, ironica e spiritosa, a volte buffa e pasticciona, ma sempre con un bel caratterino; un lui figo pazzesco, uomo di successo, dal carattere forte, ma dotato di humor e tormentato quanto basta perché l'eroina decida di salvarlo; qualche personaggio secondario originale e bizzarro; una bella manciata di seduzione, condita con peperoncino piccante; una location decisamente romantica; un personaggio (o più di uno) a quattro zampe, perché gli animali fanno parte della mia vita e quindi delle mie storie; il sorriso; e naturalmente il lieto fine, altrimenti che romance sarebbe?
Ti sei divertita di più a scrivere Bang Bang o Tutta colpa del vento? Bang Bang, perché era la prima volta (a parte alcuni racconti) che mi cimentavo con la commedia romantica contemporanea. In Bang Bang ho messo tutto quello che mi veniva in mente, che mi divertiva, senza rifletterci troppo. In Tutta colpa del vento ho cercato di elaborare di più (non che io elabori mai molto, ma insomma, c’ho provato). Soprattutto per quel che riguarda la forma. Fino al cowboy i contemporanei li avevo scritti sempre in prima persona, con questo sono passata alla terza, il che significa che c’è anche il punto di vista del protagonista maschile e non solo quello dell’eroina. Molto più impegnativo.
Un'ultima richiesta: fai gli auguri di Natale ai lettori di Emma a mo' di Mitch. Ok, immaginatevi la scena. Campo lungo: Mitch, tanto per cambiare, è a cavallo, il bavero alzato, la testa china, intorno a lui la tempesta imperversa, tra montagne innevate e grandi abeti carichi di neve. Mitch si avvicina alla macchina da presa, si ferma e l’inquadratura cambia, diventa un piano americano. Mitch alza la testa (e qui si passa al primo piano) e solleva lo Stetson, e i suoi occhi verdi brillano nella bufera, sciolgono la neve tutt’intorno e il vostro cuore. “Buon Natale, babe” dice con la sua voce carica di testo e pure di sterone, con un sorriso così sleale che in quel momento pensate a tutto tranne che alla santità del Natale. Poi lui si risistema lo Stetston, china la testa e, al passo, in mezzo alla tempesta, riprende il suo cammino. Campo lungo e dissolvenza in nero. Sapete dove va? Va da Maggie, il bastardo, mica si ferma lì con voi! Perché, oltre ad essere uno strafigo da mozzarti il fiato, è pure un tipo fedele. Cosa vuoi di più dalla vita? Che nessuno risponda un Lucano, per favore, se no lo strozzo.
Per conoscere meglio Viviana, vi consigliamo di leggere i suoi romanzi e racconti: Bang Bang, Alta mare a Cape Love e Un cuore nella bufera.