emmamovies: Marygold Hotel - L’amore non ha età

Osservazioni e riflessioni (più o meno serie ma rigorosamente al femminile) sul romance al cinema a cura di&nbspPatrizia Violi

 

Esiste una data di scadenza per l’amore? Un tempo massimo per il batticuore? L’opinione dominante direbbe di sì. Perché a una “certa età” i sentimenti è meglio metterli in soffitta e distrarsi con qualcos’altro. Magari i nipotini o la bocciofila. Poi però escono film come Ritorno a Marygold Hotel del regista John Madden e la regola viene messa in discussione. Questa pellicola, coproduzione anglo-americana, sequel della prima fortunata versione uscita nel 2011, racconta ancora dell’esotica e un po’ folle residenza per anziani, il Marygold Hotel appunto, a Mumbai. Gli ospiti che lo abitano hanno deciso di trasferirsi in India perché la vita costa meno e fa sempre caldo. E sono così avanti negli anni che ogni mattina all’ora di colazione si fa l’appello, per evitare di dimenticarne qualcuno in camera, in caso fosse spirato nel sonno. Nonostante questa abitudine un po’ macabra, nell’hotel l’atmosfera è molto allegra, così spensierata che i “vecchietti” rinascono. Fanno comunella, tornano giovani, almeno nel cuore, e si innamorano. Con un manipolo di attori eccezionali tra cui spiccano Maggie Smith, Judy Dench, Bill Nighy e anche Richard Gere (aitante sessantacinquenne, il ragazzino del gruppo), la vita al Marygold è intensa, ironica e colorata. Regala emozioni inaspettate. Il film racconta la storia d’amore ufficiale, quella fra il ragazzo intraprendente che ha avuto l’idea di trasformare il suo albergo in una casa di riposo e la fidanzata, ma poi la magia dell’India rende possibile l’impensabile. Fra una cena a lume di candela (nell’hotel spesso salta la corrente) e una scena di ballo in stile Bollywood, la scintilla del romanticismo contagia un po’ tutti, a prescindere dall’età. E il pregio maggiore di questa pellicola è che i sentimenti vengono raccontati con molta poesia. Le emozioni si leggono tutte sui volti di questi attori che sono veri, belli, espressivi, anche con le rughe e i capelli bianchi. I dialoghi sono divertenti, profondi e mai scontati. E si scopre che le insicurezze del cuore non passano mai. Sono ancora da affrontare, anche se si fa una dichiarazione d’amore a settant’anni.