Sempre più donne

Fateci caso. Le nostre città sono sempre più piene di donne. Quando ho cominciato ad accorgermene ho pensato alle conseguenze allucinatorie sulla mia mente di ripetute botte di caldo, ma ora che da settimane controllo con rigorosa oggettività, so che è tutto vero, tutto verificabile, dimostrabile, quantificabile. Le strade, i negozi, gli uffici, le riunioni, gli autobus, la metro, le auto, i motorini, i musei, i cinema, i bar, i ristoranti, le spiagge, i mercati, i supermercati. Dovunque c’è una quantità di donne sbalorditiva. Donne di tutte le età, vecchiette, adolescenti e bambine, ma soprattutto donne fra i venti e i sessanta, direi. Ce ne sono tantissime e tendono ad aumentare continuamente. Sono donne normali, e portano dovunque con sé tutto il loro apparato femminile di gambe, capelli e cappelli; di occhiali da sole, di stivali, di infradito, di sandali, di zatteroni; di tette, di cosce, di polpacci, di sederi (madonna, ma quanti sederi hanno?), di fianchi, di pance, di smalti, rossetti, borse, telefoni, tablet, gonne, canottiere, jeans, bocche, denti, unghie, sacchetti, voci, parole, auricolari; di tacchi, spalle, spalline, braccia, ascelle, sorrisi, nasi, tracolle, code di cavallo, frange, ricci, orecchie, zaini, plichi, pacchi, tatuaggi, short, bracciali, collane, cani, risate, deodoranti, chewing-gum, sigarette, rossetti, creme... Sono un’infinità e aumentano di giorno in giorno, di ora in ora. Fateci caso. Maschi in giro, sempre meno. Quei pochi, corrono. Sudano, sbuffano, si allenano. Probabilmente scappano.  

Stefano Tettamanti, agente letterario, ha fatto tutti i mestieri dell’editoria ed è il padrino di battesimo di Emma.