Intervista a Maria Masella per "Sotto il segno della N"
Maria Masella pubblica da trent’anni romance storici e noir. Per Emma Books ha pubblicato Sotto il segno della N, la storia di quattro amiche travolte da una serie si sfortunati eventi.
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Sono nata di martedì grasso, acquario (segno d’aria!), allattata da una zingara, laureata in matematica (sognavo di diventare scrittrice).
Quando hai cominciato a scrivere? Qual è stato – se ce n’è uno – l’evento o il momento in cui è scattata la magia?
Da quando ho memoria ho sempre inventato storie, non sapevo ancora leggere o scrivere e me le raccontavo. In prima media (fate due conti, sono del 1948) l’insegnante chiede a tutti cosa vogliano fare da grandi. Risposte? Medico, insegnante, sposarmi, hostess, modella. Io? Scrittore. Il giorno dopo ho cominciato a scrivere il mio primo racconto (L’ultimo giorno di un suicida).
Cosa ti ha spinto a scrivere questo romanzo? (Un evento specifico? Un ricordo?)
In quei mesi avevo scritto troppi noir, avevo voglia di sorridere. Ho visto una mantella rossa nella vetrina di Max Mara. Anno 2008.
Riassumi la trama in 200 battute.
Quattro donne, forse cinque, girano come pazze cercando di capire cosa vogliono. Le loro vite si intrecciano, si complicano. Nessuna di loro si arrende. Arrendersi è la colpa peggiore.
Come hai deciso l’ambientazione?
Genova è la mia ambientazione preferita.
Cosa rende particolari i personaggi del tuo romanzo? Qual è il tuo preferito?
Ho cercato di dar vita a personaggi, non macchiette. Nessuna è perfetta, ma la perfezione è così noiosa. Il mio preferito? Per scoprirlo dovrete arrivare quasi alla fine. Vi ho dato come indizio la mia età. Molte della mia età hanno avuto un Mino nella loro giovinezza.
Cosa può insegnare la tua protagonista alle donne e, in particolare, alle lettrici Emma?
Spesso è difficile capire cosa si vuole davvero. Si prova, spesso si sbaglia; si “prende una facciata”, poi ci si rialza. Grazie al cielo ci sono le amiche.
Cosa senti di dire – o dare – tu alle nuove lettrici con questo romanzo?
Qualche ora di divertimento “pensoso”.
C’è un collegamento con altri tuoi libri?
L’ambientazione genovese è per me usuale. E le mie donne saranno anche pasticcione, confusionarie, incerte, ma sono tostissime. In qualsiasi romanzo.
Ti viene in mente qualche collegamento ideale con personaggi famosi (film, serie TV, etc.) o altri personaggi tratti da romanzi e perché?
Temo di no!