Ogni libro è un viaggio

Se ami leggere, lo sai bene. Ed è una cosa che ti nasce dentro. Forse, a darti l’imprinting è stata una fiaba che hai amato, o un eroe di carta che ti ha fatto battere il cuore molto prima di quanto tu possa ricordarlo. È quel vuoto allo stomaco che ti prende quando vedi una bella copertina, una sinossi che ti parla e ti spinge a leggere proprio quella storia, in quel preciso momento. Come se il tuo cuore sapesse ciò di cui hai bisogno: amore, sorrisi, scoperta, paura, dolore. Nel rassicurante e intimo contatto tra le parole e nella parte più sincera di te, nel silenzio. No, forse i libri non ti salvano, come pensa Alisea, la protagonista del mio romanzo, che nelle storie che la circondano ha trovato un bozzolo in cui riparare il suo cuore ferito. Ma di certo ti offrono una chiave per capire come farlo. Sono un viaggio, sempre, in qualcuno diverso da te, in un tempo e in uno spazio indefiniti e lontani dalla tua realtà. Sono come la prova del sentimento disperato e contorto di Heathcliff per Catherine: un messaggio da lanciare per chi vuole un amore assoluto. Sono la scanzonata paura di crescere di Will di Un ragazzo: accettare le proprie debolezze, provando a sconfiggerle. Sono le favole delle notti buie, come quelle di Nycteris e Photogen, a ricordare che bisogna sempre portare un pizzico di magia nella propria vita.

Un po’ come ne Il mio vento di primavera, dove Alisea cerca di parlare di sé al cuore di Giorgio attraverso romanzi scelti per lui. I libri sono la carta selvaggia che travolge e scombina il cuore, porta la felicità e la voglia di osare, nel modo più semplice e incredibile del mondo: facendo riflettere. Un viaggio interiore che ti accompagna alla ricerca della migliore versione di te, alla scoperta della vita e delle sue sfumature. Rassicurante, perché la sua storia è lì, fra le tue mani, già scritta. Ma ogni volta pronta a essere rivissuta, amata, odiata, sempre in modo differente. Anche il libro in apparenza più insignificante si infila nelle pieghe del tuo cuore e ti lascia qualcosa. Un’emozione, un insegnamento. Quello di cui avevi bisogno. Perché, come dice Miss Imogen (che di libri se ne intende!): «Alla fine l’amore ti trova. Segue strade strane e imperscrutabili, coinvolge libri, drammi, tempeste di neve. Ma quando non te lo aspetti arriva, e sa essere speciale come una primavera tardiva».