Una suocera a domicilio
Chi di noi non vorrebbe una suocera come la Ludovica che ho raccontato in Un cuoco a domicilio? Una donna all’antica, dai sani principi morali, con uno sguardo attento e indagatore e una lingua affilata e tagliente. L’ospite perfetto, non si può negare, soprattutto se la futura nuora non sa nemmeno bollire un uovo. Pensavate che scalare una montagna fosse una cosa impossibile da fare? Si vede che non conoscete Ludovica, la futura suocera di Monica. Lei è una montagna invalicabile: fredda come il marmo e dura come una roccia. Monica ne sa qualcosa, e per darvi un’idea di come si sia sentita a suo agio, a tavola con l’anziana signora, vi regaliamo un piccolo estratto.
Estratto da Un cuoco a domicilio
«Signora Ludovica, non vuole prendere un po’ di antipasto?» si rivolse all’anziana con deferenza, sicura di riscuotere successo, ma la donna non si mosse.
«Mamma aspetta che sia tu, a servirla.»
«Tutto questo spreco per due fette di salame e formaggio» sussurrò la donna verso Giampiero, senza curarsi di non farsi sentire da Monica, che rimase con la forchetta a mezz’aria.
«Mi piace presentare i piatti in maniera diversa dal solito. Non vede quanto sono belli i fiori che ho creato?»
La futura suocera portò in bocca una fetta di prosciutto e masticò lentamente, senza curarsi di rispondere. Bevve un paio di bicchieri d’acqua, come se non riuscisse a mandare giù l’ultimo boccone, poi, in maniera categorica, pronunciò una frase che gelò Monica: «È uno spreco inutile, ed è tutta roba comprata e non cucinata da te».
Monica lanciò uno sguardo al fidanzato sperando che la difendesse in qualche modo, ma lui non contraccambiò lo sguardo. Anzi, lo evitò proprio, rendendola furiosa. Si alzò di nuovo, questa volta facendo stridere i piedi della sedia contro il pavimento. «Vado a prendere il primo. E, prima che lei me lo chieda, la besciamella è rigorosamente vegetale.»